Il Campo di transito Westerbork fu, durante la seconda guerra mondiale, un lager nazista. Il campo era presso la località di Hooghalen, dieci chilometri a nord del villaggio omonimo, nel nord est dei Paesi Bassi, nella provincia della Drenthe.
Nel 1939 il governo olandese eresse in questa località un campo per rifugiati provenienti dalla Germania, dall'Austria, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia. La maggior parte dei rifugiati era di fede ebraica e cercava di sottrarsi dalle persecuzioni naziste scatenate nei loro paesi d'origine.
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale e la conquista dei Paesi Bassi da parte della Wehrmacht tedesca, il campo fu trasformato, nel luglio 1942, in campo di concentramento e transito per ebrei. Prima della fine del conflitto vennero internati a Westerbork anche 400 zingari e 400 donne appartenenti al movimento di resistenza.
Tra il luglio 1942 ed il settembre 1944, praticamente ogni martedì un treno composto da vagoni merci lasciava Westerbork con destinazione i campi di sterminio di Auschwitz e Sobibór, del campo di concentramento di Bergen-Belsen e nel ghetto «per anziani» di Terezin.
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